«Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto.»
(Incipit di Neuromante, William Gibson)

I Blam Punk del Collettivo Decoder lottano contro Le Multinazionali della Silicon Life Society; un movimento di Resistenza, si oppone al Nuovo Ordine Mondiale; è nato dalla strada e costituito da Hacker, Ladri di Dati, Decifratori, Veterani delle Guerre Informatiche e Neuromanti, i Mash Up Umani, Hacker, Artisti e Visionari.

il REBOP Coding è Punk; per la parte del Live MashUp, lavoro essenzialmente con sequenze video create da gif animate, spesso di scarsa qualità, che monto seguendo un tema concettuale e che utilizzo Live per creare sincronie audio/video; il tutto è registrato Live e improvvisato; ogni volta il brano, se possiamo chiamarlo in questo modo, risulta sempre diverso; non sto ricercando un effetto particolare, sto giocando e mi piace molto che risulti tutto imperfetto, sporco, rotto e che vi sia spazio per errori inaspettati ma perfetti che arricchiscono la fotografia audiovisiva finale; più Punk e Anima, meno Cerone, Ombretto e Plastica Industriale; più Ricerca e Esplorazione, meno Merce Morta e Scimmie Ammaestrate;




"Ubriaco senza vino; sazio senza cibo; turbato, affamato e insonne; un Re sotto un umile manto; un tesoro all'interno di una rovina; nè di aria, nè di terra, nè di fuoco e nè di acqua; un mare senza limiti; egli ha cento soli e cento lune e cento cieli; è saggio grazie all'Universo.. non un erudito da libri;" Rumi

Il Randori (Ran: confusione, Dori: controllare, fermare)

Filosoficamente, indica una riduzione alla quiete di un sistema caotico. Un contrasto che richiama ciò che l'atleta vede all'esterno e ciò che, ordinatamente, il suo spirito dovrebbe compiere nell'affrontare quell’esperienza: ricercare l'ippon, liberare il corpo, renderlo creativo, stemperare le paure connesse all'attribuzione di un punteggio, bandire tattiche ed ostruzionismi tipici della gara che sono da ostacolo alla miglior gestione della propria energia, al confronto costruttivo, al reciproco miglioramento ed al concetto di altruità

"Il valore del Randori risiede nel fatto che conferisce prontezza e agilità nell'adattarsi alle situazioni, poiché il suo esercizio risiede soprattutto nell'interagire con l'azione avversaria, e per fronteggiare questi frangenti, occorre applicarsi mentalmente e fisicamente, opportunità offerta soltanto dal Randori"

"Il Randori è un mezzo efficace anche per la coltivazione mentale. Difatti nel Randori esistono azioni differenziate che portano a un continuo gioco di abilità e di intelligenza e più complesso è il gioco, più invitante ne diventa la ricerca"

"Il Randori è un esercizio in cui si impara a rimanere dinamici e reattivi sotto la pressione di più attacchi. Più l'abilità del Randoka o Randi cresce, più egli diventa in grado di fronteggiare attacchi veloci e decisi"

Dori è la sonorizzazione di Tori. La D diventa T quando il termine viene accostato ad un'altra parola. Tori è il sostantivo del verbo toru "prendere", pertanto Tori/Dori significa "presa".

Ran, pronunciato nella sua lettura sino-giapponese, significa "rivolta", "ribellione", "guerra", "disordine".

Randori, fermare la rivolta interiore, la confusione, riduzione alla quiete di un sistema caotico.

Il Sufi a volte danza, ma, mentre danza, al centro rimane assolutamente immobile, il centro del ciclone; la danza è il ciclone, tutto il suo corpo è in movimento, è fluido, dinamico, ma al centro la coscienza osserva in silenzio, indisturbata e senza distrazioni; esteriormente si può solo imparare l'esercizio; esteriormente non si conoscerà mai quello che accade dentro il danzatore; e la vera storia è tutta interiore;

"Non c'è bisogno di edifici, soldi, potere o status sociale per praticare l'Arte della Pace. Il cielo si trova proprio dove voi vi trovate, e quello è il luogo dove praticare" Morihei Ueshiba

Randori Dojo







“Signori io non vi ho mentito, avete visto coi vostri stessi occhi i mostri viventi del nostro serraglio. Voi ne avete riso o provato ribrezzo, tuttavia se lo avesse voluto la natura beffarda, anche voi potreste essere come loro. Non hanno chiesto loro di venire a questo mondo, eppure sono qui tra noi. Si riconoscono in un codice che nessuno ha mai scritto. Offendetene uno, e si sentiranno offesi tutti quanti”.

(Freaks – Tod Browning, 1932)

La vendetta dei Freak venuti dallo Spazio Esterno sarà atroce; il confine tra normale e anormale è labile: ma il vero mostro, è colui e colei che si professa sano e che si è perfettamente adattato alla società patologica in cui viviamo;



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