Hacking Against The Machine - HCF





Hacking Against The Machine parla della dissoluzione dell'identità del Coder: è il momento in cui smetti di creare e diventi spettatore mentre l'IA crea al tuo posto. È una denuncia di auto-annullamento: vibrare (to vibe) non basta, serve comprendere.

Perchè se non comprendi il codice, la logica e il funzionamento di ciò che l'IA sta costruendo, non puoi nemmeno renderti conto delle lacune o dei problemi potenziali. Automatizzare non equivale a diventare più bravi. L'automazione ti dà una sensazione di efficienza, ma non è maestria e ti toglie profondità, controllo, padronanza.

Senza comprensione non c'è sicurezza. Delegando alla Macchina, diventi incapace di comprendere, quindi di rendere sicuro ciò che la Macchina crea. È un circolo vizioso: più delega, meno comprensione; meno comprensione, più vulnerabilità. L'IA può generare codice in modo autonomo, ma se non lo comprendi, non puoi metterlo in sicurezza. Affidarsi all'AI senza competenza ti lascia vulnerabile, perché non solo non comprendi i dettagli, ma non puoi nemmeno prevedere i rischi.

È la conoscenza profonda la tua vera arma contro la Macchina. Anche contro la Macchina che è in te, la tua Meccanicità. Hackerare te stesso, il tuo reagire Meccanico.

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